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Channel: Commenti a: Gli americani credono più volentieri a Babbo Natale che al concetto di Terroir
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Di: maurizio gily

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In effetti la questione è un po’ più complicata. tuttora non pochi nel Nuovo Mondo sostengono che il concetto di terroir sia solo “French bullshit”, ma normalmente hanno qualche interesse a farlo. Piuttosto, parlando di produttori e ricercatori seri, nel Nuovo Mondo il concetto di terroir è più fortemente legato al clima, e meno al suolo e al “know-how” umano, rispetto alla concezione europea. Per esempio in Australia si utilizza spesso la distinzione “cool climate” e “warm climate” per le analisi macroeconomiche, usando questa discriminante per distinguere, a grandi lineee, vini di pregio con produzioni per ettaro contenute (cool) e vini più da battaglia (warm). Per ovvi motivi nel Nuovo Mondo l’idea di zonazione viticola è molto più legata a parametri misurabili con strumenti scientifici, come appunto il clima, che non a “saperi tradizionali”, che pure esistono, ma solo in alcune aree, quelle di più antica coltivazione. Comunque questo studio di cui si parla pare discutibile perché la microflora sulla superficie della buccia è fortemente influenzata da molte variabili, come le condizioni meteorologiche dell’annata, che possono variare da zona a zona, basta un temporale, e soprattutto dai trattamenti anticrittogamici fatti in vigneto (visto che parliamo, sempre, di crittogame). Interessante sarebbe l’analisi della microflora endofita e quella della rizosfera, cioè che vive dentro la pianta e nella zona delle radici. E’ probabile che questa sia una componente del terroir più significativa che quella di superficie.


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